Vuelta a España 2023, Javier Guillén guarda già al prossimo anno: “Vorremmo avesse un tocco internazionale, potrebbe uscire dalla Spagna”
La Vuelta a España 2022 si è chiusa da meno di due settimane e il direttore di corsa Javier Guillén è molto soddisfatto del risultato ottenuto. In particolare sembra che la corsa sia stato un successo di pubblico per strada e in televisione e questo lo invita a riflettere sulla grande attenzione che deve porre nel disegnare il percorso: il passaggio del GT iberico è infatti una grande occasione di promozione per il territorio. Lo spagnolo ha parlato di questi aspetti a EFE, dando qualche anticipazione a proposito del tracciato del prossimo anno, di cui al momento è nota solo la partenza da Barcellona con una cronosquadre.
“Gli atleti ci portano il pubblico – ha dichiarato il direttore di corsa – e a partire da qui dobbiamo cercare di lanciare messaggi, alcuni commerciali, nel nostro caso per vendere il territorio e la ricchezza turistica. Alle persone piace guardare la Vuelta per i luoghi in cui passa […] Noi abbiamo il vantaggio ed è quello di mostrare un prodotto importante fatto di spiagge, montagne e paesaggi“.
D’altronde la grande importanza del ciclismo per il turismo è nota a molti: “C’è un effetto curioso. Quando la Vuelta annuncia che passerà da un posto nuovo, o poco dopo che ci è già passato, c’è un sacco di persone che lo vogliono conoscere e tentano di raggiungerlo in bicicletta. Questo è un tessuto turistico interessante che la Vuelta valorizza“.
Nonostante questo, comunque, non è da escludere la possibilità che la corsa il prossimo anno esca dai confini nazionali, come successo già quest’anno con la partenza di Utrecht. Come ha sottolineano Guillén a proposito della prossima edizione, infatti, “vorremo che avesse un tocco internazionale: potrebbe uscire dalla Spagna“.
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